venerdì 12 ottobre 2012

Pinocchio rapito dai gendarmi


Non bastano i 140 caratteri di Twitter per spiegare la sensazione di vuoto che mi danno i commenti alla video-notizia di ieri, quella in cui si vedono alcuni poliziotti che trascinano per le braccia e per le gambe un ragazzino di 10 anni, in esecuzione di una sentenza che revoca la potestà alla madre ed "affida" il bambino al padre, che - secondo il giudice - è stato "psicologicamente alienato" dalla madre.

La zia del bambino ha realizzato un video mentre cercava di impedire ad un gruppo di enormi poliziotti in borghese di portare via il bambino, che opponeva resistenza, gridava, piangeva, chiedeva aiuto, urlava di non riuscire a respirare, sollevato di peso e trascinato dentro alla volante, strattonato come un sacco pieno di gatti, umiliato nel proprio essere umano, nella propria infanzia.

In conclusione del video si vede una poliziotta che alla richiesta di spiegazioni della donna risponde :"Non le devo spiegazioni: io sono un commissario di pubblica sicurezza e lei non è nessuno".

Vedere quel video mi ha profondamente indignato, vedere Pinocchio portato via dai gendarmi in quel modo così violento e crudele mi ha fatto sentire un essere umano peggiore. Mi è sembrato dunque normale scrivere su Twitter che a quegli sbirri auguro il peggio, solo il peggio, tutto il peggio. A loro e solo a loro perchè LORO è il comportamento evidentemente sbagliato, ingiustificabile, abnorme, perché loro fanno EVIDENTEMENTE male a quel bambino, fisicamente e psichicamente, in esecuzione di un ordine che non commento solo perché non ho abbastanza elementi per dire la mia. Ma per condannare la condotta di quei poliziotti gli elementi li abbiamo tutti e sono davanti agli occhi di tutti: non esistono attenuanti, scuse, estintori agitati, supposte alterazioni da droghe (almeno nel bambino..) o altri elementi che deviino la responsabilità.

Solo quattro cani che sbranano l'innocenza di un bambino.

Eppure i commenti che ho iniziato a ricevere su quel breve social network hanno diluito la bile col veleno, in un virtuoso alternarsi di distinguo, di "non abbandoniamoci a giudizi affrettati" di "la colpa è del giudice", di "se i genitori non fossero stati degli idioti non saremmo a quel punto". Tutti pronti a guardare il dito mentre cercavo di mostrare un'evidente luna piena, iniettata di sangue.

Un coretto di supporto a quell'azione degna di un regime totalitarista, di una cosca mafiosa, pronta a "guardare oltre" perché in effetti non eravamo là a vedere con i nostri occhi, a conoscere nel dettaglio ogni singolo passaggio di una triste vicenda processuale, a vedere come la madre e il padre di quel bambino si relazionassero con lui e con il proprio partner, a vedere come sono cresciuti loro a loro volta, eccetera eccetera bla bla bla..

A cercare a ritroso una responsabilità altrove, distante dall'evidenza del proprio sguardo sull'Orrore, arrivando ad Adamo ed Eva se necessario, ma solo per dire che - in fondo - il serpente l'ha creato Dio, no?

E questo esercizio di trolling nei confronti dell'evidenza rende impossibile ogni dibattito: parlo di funghi velenosi e mi rispondi parlando di pizza, poi di Alice, poi di barzellette trullallà. Pur di aprire la bocca e dargli fiato si fa scempio della propria intelligenza, del rispetto per l'evidenza dei fatti, delle vittime.

Addirittura c'è chi si è preso la briga di scrivermi un'email per approfondire il proprio blaterare sui genitori che istigano i figli e bla bla bla che cazzo c'entra? Parla di quello di cui sto parlando io, se vuoi rispondermi. Motivami le tue ragioni in difesa di quelle "guardie" se ne hai, altrimenti taci.

La realtà è una: è che siete delle merde.

Siete quelli che giustificano Priebke "perché in fondo ha eseguito degli ordini" e lo fate senza prendervi la responsabilità di dirlo apertamente, ma solo di rinterzo.

Siete quelli che "se Aldrovandi è morto avrà avuto le sue responsabilitá".

Siete quelli che alla notizia di una ragazzina stuprata indicate con occhio ammiccante la minigonna che la rende colpevole, ma senza darle della troia esplicitamente.

Siete quelli che permettono all'Orrore di impossessarsi delle nostre vite mentre esercitate il vostro diritto/dovere di dire delle stronzate.