mercoledì 20 luglio 2011

Carlo vive



Sono passati 10 anni da quando hanno ucciso Carlo Giuliani in piazza Alimonda a Genova. 10 anni di processi alla polizia, di bugie e coperture, di insabbiamenti, di scaricamenti di barili e rinvii sine die.

Nessun politico ha perso il posto: l'allora Ministro dell'Interno era Claudio Scajola, probabilmente a sua insaputa.

Quel giorno ero a Palestrina, vicino Roma: lavoravo con i Tiromancino e mi occupavo delle videoproiezioni durante i loro concerti. Quel giorno, durante il soundcheck, ci è venuta a trovare Loredana con il piccolo Rocco, che aveva 3 anni all'epoca. Rocco all'epoca andava matto per la batteria e Piero Monterisi non ha aspettato un solo secondo prima di metterlo a sedere sul suo sgabello con le bacchette in mano.

Poi, verso sera, è arrivata la notizia dell'assassinio di Carlo e tutti siamo rimasti sconvolti. Quella sera sul palco ho improvvisato qualcosa su quell'argomento, sul "ragazzo Carlo morto", ma ero preoccupato per Lello, Valerio e Fulvio, che erano a Genova, ma di cui non avevo notizie.

Poi la vita è cambiata per tutti. Il giorno successivo, dopo una data in Romagna ed una lite violenta, i Tiromancino si sono sciolti, mentre 93 persone venivano massacrate di botte dalla Forza Pubblica alla scuola Diaz.

Finita quell'esperienza sono andato in vacanza con la mia fidanzata, che oggi è mia moglie. Quell'estate è l'ultima che ho passato con Giovanni, mio padre.

Qualche giorno fa anche Loredana se n'è andata.

Giovanni vive ancora grazie a me.
Loredana vive ancora grazie a Rocco.

Carlo vive ancora grazie a tutti noi.

Grazie, a tutti noi.